La radio è un potente mezzo di comunicazione che sfrutta l’udito come sistema percettivo principale. L’attore, d’altronde, deve allenarsi ad essere attento e sensibile non solo col corpo, ma anche con la vista, il tatto e – appunto – l’udito.
Serve non soltanto per ascoltare le battute degli altri attori, per sentire la reazione del pubblico, ma per avere una connessione con la colonna sonora dello spettacolo, elemento centrale della suggestione emotiva che si crea in scena.
Scegliere la radio per parlare di noi, quindi, non è solo un modo diverso per arrivare alle persone, ma è anche simbolicamente legato al mestiere dell’attore, che con la voce esprime, e con essa arriva allo orecchie del pubblico, trasmettendo non solo onde sonore ma anche vibrazioni emotive.
In questa intervista parliamo un po’ di noi, e di ciò che bolle in pentola ad inizio stagione. Nel centro dell’intervista c’è un intervallo musicale, e dal minuto 16:00 riprende. Buon ascolto!
Ricordiamo che, per chi ci vuole conoscere di persona, è iniziato il corso all’Auditorium della chiesa di S. Grato a Varese (Bobbiate, via G. Macchi 5, o piazza Bossi) La scoperta del Sé
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