Data / Ora
01/08/2010
Durata evento: tutta la giornata

“Che tipo di mondo percepisce una persona con sordità o con cecità? Come possono agire e comunicare in un contesto in cui l’udito e la vista sono una componente straordinariamente importante per la vita stessa?” L’ovvia risposta che si potrebbe dare è che, in un mondo come il nostro, non é un caso che gli uomini siano dotati di occhi per vedere ed orecchie per UDIRE.

Ma il nostro mondo é quello in cui si muovono anche lucertole totalmente cieche; serpenti che percepiscono le forme di vita attraverso il calore o le vibrazioni dei corpi; mammiferi, uccelli e pesci che si muovono nel mondo attraverso sentieri di odori, segnali radar, ultrasuoni, o percependo le piste magnetiche che percorrono il globo.

Allora l’ingenua domanda iniziale si capovolge in una totalmente diversa e dal fascino strano: “Che cosa non vediamo, non udiamo, non percepiamo, noi, nella limitatezza di un unico sistema percettivo?”

onde teatro elidan 7

“ONDE” è un tentativo di “rappresentare” il contatto con questo modo diverso di percepire il mondo, di dare possibili interpretazioni, letture o mappature, di segnali, oscillazioni, onde di materia – energia – che arrivano solo in modo diverso alla coscienza che li deve interpretare.
Ma è anche entrare in contatto con un nuovo modo di decifrare, di rapportarsi, di interagire con la realtà; con chi é già consapevole di essere fatto anche di oscillazioni, di vibrazioni, di onde appunto. Il racconto di un viaggio, verso spiagge, lidi, foreste, savane, montagne o mari. Il racconto di un’esplorazione di qualcosa che esiste nella sua inquietante maestosità ma è vissuto, percepito e interpretato da parte di un qualcuno che segue piste diverse dalle nostre. Un viaggio tra simboliche “onde marine”, una sorta di novella Odissea tra luoghi del nostro pianeta molto diversi tra loro.
Ma anche un viaggio tra “onde” diverse, in un oceano spogliato dal fragore dei cavalloni sulle scogliere ma non privato dell’ascolto della poderosa energia che quelle onde scagliano sulla terra ferma e su chi sa ascoltare…

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La novità dello spettacolo è negli attori che si muovono all’unisono attraverso vari stili espressivi utilizzando la voce, il linguaggio verbale, quello corporeo, e la Lingua dei Segni Italiana (LIS), alternando momenti poetici e di riflessione, a situazioni comiche in cui si ironizza anche sull’espressività e sulla lingua dei segni stessa. Quest’ultima, anziché essere un semplice strumento di traduzione, diviene parte integrante della scena, attraverso i vari personaggi.

Alcuni degli attori sono giovani con disabilità uditiva, educati fin dalla prima infanzia all’ascolto e alla comunicazione nelle sue svariate modalità. Hanno seguito lunghi percorsi di abilitazione differenti tra loro ma hanno tutti raggiunto sorprendenti abilità.

Nel 2008, questo è stato probabilmente il primo esperimento in italia in cui la LIS (Lingua Italiana dei Segni) è stata espressione artistica all’interno di uno spettacolo teatrale. La LIS è stata incorporata e fusa con la gestualità comune a tutti, alternandosi e unendosi al linguaggio verbale e all’espressività facciale e corporea.

 

L’E.N.S. (Ente Nazionale Sordi) ha sostenuto il progetto promuovendone la replica presso l’Auditorium S. Fedele (galleria Hoepli Milano) e presso il Teatro La Fenice di Senigallia (AN)

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